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Lunedì, 30 Marzo 2020 18:43

Dreamfall Chapters

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Dreamfall Chapters è la terza e per ora (2020) ultima uscita riguardante il mondo di Stark e Arcadia, creato da Ragnar Tørnquist. Quest'ultimo capitolo ha visto una lunghissima gestazione. Richiesto a furor di popolo già dalla fine del predecessore Dreamfall, ha visto la luce solo tra il 2014 e il 2016, in cinque capitoli rilasciati in sequenza nei due anni. Il gioco è stato realizzato da una nuova casa editrice, la Red Thread Games, costituita dallo stesso Tornquist dopo il divorzio con la Funcom. Il progetto è stato finanziato in larga parte tramite il crowdfunding su piattaforma Kickstarter. In pochissimo tempo migliaia di appassionati hanno aderito all'iniziativa , iniziando un veloce tam-tam sui canali di comunicazione sociale e l'obiettivo prefissato è stato bruciato rapidamente. Sempre tramitr piattaforme per backer è stata effettuata la distribuzione digitale del gioco, con chiavi Steam e poi la spedizione fisica delle ricompense scelte, manuali, disegni, magliette, gadget. Una operazione di marketing pienamente riuscita. Ed un esperimento pioniere di come la comunità dei videogiocatori sia in grado di poter finanziare, anche anticipatamente, i progetti in cui crede. Ottimo.

Il gioco, basato sull'ottimo motore Unity, ha una resa grafica straordinaria. Gli scenari 3D sono bellissimi, che si tratti di città moderne, fantasy, interni o dimensioni parallele. Spesso capita di fermare il personaggio e ruotare la visuale solo per il gusto di godere dell'ambiente circostante. Anche i modelli dei personaggi sono eccellenti, definiti in ogni minimo dettaglio fino alle pieghe degli abiti. Le locazioni in 3D, su Stark e Arcadia sono visitabili in toto, scale, vicoli. Le città in pratica esistono davvero e si può stare anche solo a girare a vuoto.

Dreamfall Chapters riprende le trame del suo predecessore, dove abbiamo scoperto che le mire di sfruttare i sogni per controllare la realtà si sovrappongono tra Stark e Arcadia. Due gruppi, parallelamente, si adoperano infatti per portare a termine il progetto di canalizzare l'energia dei sogni per i propri scopi, ovvero il potere e il dominio.

Quello che non sanno (e che neanche noi sappiamo con certezza fino a un certo punto) lo abbiamo intuito forse già in Dreamfall. Dietro tutto lo schema c'è una nostra vecchia conoscenza... A voi scoprire, dipanando il gioco, chi e perché.

La storia si fa infatti molto complicata, a volte cervellotica e non basterà un solo giro per capirne a fondo le sottotrame e le origini. Alcune di esse rimarranno inspiegabili e a nulla varranno le ricerche nei forum o le domande poste all'autore, sempre e da sempre molto evasivo sulla materia.

Ritroveremo molti dei personaggi principali, a partire da Zoe e da Kian, veri protagonisti delle vicende, l'una su Stark, l'altro su Arcadia, fino alla resa dei conti finale in cui si sovrapporranno. Ritroveremo Roper Klacks, in una versione assolutamente inedita e inaspettata e il cui ruolo in tutta la vicenda è sicuramente molto più importante dello sciocco alchimista per cui lo abbiamo preso.

Questa volta l'approfondimento è ben fatto. I personaggi finalmente hanno uno scopo, un senso, un carattere, una propria volontà. 

Anche le vicende del gioco sono abbastaza logiche e gli enigmi bilanciati. 

Il gioco è basato sulla possibilità per il giocatore di cambiare il proprio percorso in base a delle scelte precise. Quando queste scelte si manifestano, all'improvviso, il giocatore deve decidere cosa fare in poco tempo e da lì in poi il gioco cambia, non di molto, ma cambia, portando a finali diversi e rapporti e dialoghi diversi. Si percorre sempre la stessa direzione, ma per vie secondarie diverse e si arriva naturalmente allo stesso finale delle vicende anche se condito con un sapore differente ogni volta.

Buona scelta. Sembrava fosse una rivoluzione del gaming ed in effetti è una bella e gradevole aggiunta, ma alla fin fine non è niente di definitivo.

Ritroviamo April Ryan, finalmente se stessa, finalmente bella e piena come la April di quasi quindici anni prima, quindici anni veri. Io personalmente ho scoperto di aver atteso questo titolo solo per rivedere April, dopo un lunghissimo percorso, è stata una soddisfazione commovente.

Viene spiegata la sottotrama della casa dei mondi, già vista in sprazzi già dall'inizio di TLJ, con l'anziana signora che racconta la storia e che scopriamo essere... Quello che non ci aspettavamo. 

Sull'identità della vecchietta, anch'essa personaggio del gioco che guidiamo nelle tappe della sua vita fin da bambina, si sono scatenati centinaia di forum e messaggi. La risposta è qui. In DFC, sebbene per me incompleta e insoddisfacente, ma tant'è. Il gioco lo ha scritto Tornquist.

Ritroviamo Crow. La sua scena insieme ad April da sola è valsa la pena di aver atteso dieci anni di tempo per questo gioco.

Ma anche Zoe e Kian sono finalmente a pieno titolo dei personaggi veri. Il loro mondo diventa il nostro e le lore vicende le nostre. Fatichiamo e trepidiamo con loro in un percorso anche mentalmente abbastanza stancante, oltre alla gestione del 3D che come negli shooter attuali, dopo un po' fa girare la testa. La trama come detto risulta molto complicata da sbrogliare, nonostante progredisca con facilità, le spiegazioni rimangono sempre un passo indietro e gli interrogativi si accumulano, mai veramente sciolti.

In definitiva il titolo è consigliato. Si può giocare anche da solo, senza i precedenti, perdendo molto delle emozioni di ritrovare un percorso già iniziato, ma si può fare agevolmente.

 

 

Additional Info

  • Giudizio (1-5): 5
  • Provato su: PC
  • Giudizio secco: Esperienza
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